Il tema dell’illuminazione in cucina è sempre più in voga e d’attualità. Nel tempo la concezione di una cucina con un’unica fonte di luce è venuta meno e ha lasciato il posto a un’indagine più profonda e ricercata. La cucina infatti è un luogo dove si svolgono differenti attività, in spazi sempre diversi e merita per questo un’attenzione particolare. Risulta chiaro ormai che la singola fonte di luce, per lo più diffusa, non possa soddisfare le esigenze di una cucina moderna e ricca di particolari. Per questo la scelta delle luci risulta un fattore sempre più decisivo nel momento in cui avviene la progettazione e la realizzazione di una cucina. Di seguito, quindi, ti forniremo alcuni pratici consigli per illuminare in maniera perfetta la tua cucina. Se poi hai già deciso che la tua cucina sarà in stile shabby chic, ti consigliamo di leggere la nostra guida!
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Le luci da incasso sotto i pensili: una soluzione per la tua cucina
Il primo consiglio che possiamo darti è di partire dall’illuminazione delle zone sotto i pensili. Questi elementi hanno una fondamentale importanza in cucina ma possono creare ingombranti e fastidiose zone di ombra alle quali è difficile porre rimedio con l’illuminazione diffusa. Hai bisogno quindi di luce diretta per aumentare la visibilità nelle zone cruciali della tua cucina. Per questo ti consigliamo di prendere in considerazione la possibilità di inserire direttamente sotto ai pensili delle luci led a incasso che elimineranno in maniera definitiva ogni problema relativo alle zone di ombra. Una volta risolta la questione possiamo passare ai punti successivi.
Il tavolo da pranzo: perché preferire la luce diretta
Un’altra zona cruciale della vostra esperienza quotidiana in cucina è di sicuro il tavolo da pranzo: luogo in cui oltre a pranzare, si riunisce la famiglia nelle fasi che precedono e seguono immediatamente i pasti, soprattutto nelle giornate di vacanza e nei fine settimana a casa. Dobbiamo poi considerare che non di rado il tavolo è la sede delle ultime preparazioni delle pietanze e richiede un’illuminazione decisa e non rarefatta. Proprio per queste motivazioni ti consigliamo di scegliere un lampadario che dia l’illuminazione diretta necessaria per lo svolgimento delle suddette pratiche. Una luce diffusa e poco decisa è un errore che non puoi permetterti, in alcun modo. Occhio alle dimensioni: sii proporzionato e non scegliere lampadari troppo ingombranti!
A che altezza metto il lampadario da cucina?
Una volta individuato il tipo di luce da utilizzare, dobbiamo concentrarci sulle altre caratteristiche e qualità che contraddistinguono il perfetto lampadario da cucina. Prima di tutto se hai una cucina con soffitto basso ti consigliamo di utilizzare una lampada a plafone che dà una maggiore profondità alla stanza. In generale, invece, dovresti preferire un lampadario regolabile a catena: questo meccanismo ti permette di abbassare o alzare la fonte di luce a seconda delle necessità del momento. Tieni presente che, secondo i canoni generali, il lampadario da cucina dovrebbe posizionarsi a circa 60 cm di altezza sul livello del tavolo così da non infastidire la vista dei commensali o, ancora peggio, abbagliarli.
Pulire un lampadario da cucina: guida ai materiali più indicati
Visto che parliamo di un elemento che si trova a pochi centimetri dal cibo e dai commensali, ti consigliamo di pulirlo di frequente con detersivi adeguati. Scegli pertanto i lampadari da cucina che siano in materiale resistente alle operazioni di pulizia quali il vetro, la ceramica o l’acciaio: una pulizia costante e minuziosa ti permetterà di evitare le brutte sorprese che gli accumuli di grassi e polvere possono riservare. Adesso che sei pronto, inizia a progettare la tua cucina!
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