Le sedie di design più famose al mondo

sedie di design famose

Conoscere le sedie di design più celebri del mondo equivale a intraprendere un viaggio nella storia e nella cultura del secolo scorso, alla scoperta di complementi di arredo che sono entrati nella leggenda e che, a distanza di decenni dalla loro nascita, appaiono ancora oggi come intramontabili. Un esempio è quello della sedia Superleggera che Gio Ponti disegnò intorno alla metà degli anni ’50, prima che Cassina la producesse. La struttura estremamente esile è la caratteristica peculiare di questo arredo, che deve la propria leggerezza al legno di frassino di cui è composta. La si può sollevare con un dito, e non è solo un modo di dire, visto che il suo peso si aggira attorno ai 1.700 grammi. Eppure, a dispetto di questa conformazione la seduta si dimostra decisamente resistente, complice la notevole distanza tra una gamba e l’altra.

La Superleggera

La Superleggera può essere considerata a tutti gli effetti un pezzo da collezione, da guardare e ammirare in tutti i suoi dettagli: a cominciare dal suo schienale, che nella parte in alto si curva, per proseguire con la seduta realizzata con la canna d’India, un materiale solo in apparenza inconsueto ma che in realtà è caratteristico della sedia di Chiavari del secolo precedente, da cui è ispirata. Ovviamente oggi questa sedia viene declinata in un gran numero di varianti, con tanti materiali diversi dal frassino naturale originale.

La Tulip Chair

Un’altra delle sedie di design che sono entrate a far parte dell’immaginario comune è la Tulip Chair che fu disegnata dal finlandese Eero Saarinen, capace di trasformare un arredo potenzialmente banale in un oggetto praticamente indimenticabile. Oggi, infatti, questa sedia è un simbolo della modernità, un evergreen che non risente del trascorrere del tempo, complice l’approccio purista dell’artista scandinavo. La forma a calice è messa in evidenza dallo stelo centrale, unico supporto che può essere paragonato al gambo di tulipano. E così questa sedia sboccia come un fiore, mettendo in mostra materiali innovativi e un look che – per gli anni ’50 del XX secolo – è a dir poco rivoluzionario. Disponibile in versione girevole o in versione fissa, la Tulip Chair può essere abbinata a un tavolo – ovviamente con altri esemplari gemelli – oppure essere sfruttata come poltroncina singola. La special edition in platino è una delle tante varianti disponibili al momento: tutte, però, sono accomunate dalla scocca realizzata in fibra di vetro rinforzata e dal piedistallo della base in alluminio laccato di forma circolare.

Le sedie Vitra: Eames Plastic

In questo catalogo di opere d’arte provenienti dal mondo del design non possono mancare le sedie Vitra, e in particolare la Eames Plastic. Realizzata in vetroresina, è stata oggetto di numerose riproduzioni, ma è nata con l’intento di fornire una sedia elegante ricavata da un materiale poco costoso, e quindi alla portata di tutte le tasche. Oggi questo arredo vanta una scocca in polipropilene che può essere caratterizzato da molteplici tonalità cromatiche, e può essere richiesto sia con imbottitura completa che senza imbottitura; una terza opzione è quella dell’imbottitura in tessuto. La base in genere è in acciaio – rivestito a polveri o cromato – ma esistono anche versioni in legno di acero. Non solo: la Eames Plastic oggi viene proposta in altre varianti: come sedia a dondolo, per esempio, oppure come poltroncina girevole con le rotelle, o anche come sedia con quattro gambe e il basamento in alluminio. A partire da un colpo di genio, quindi, si sviluppano infinite potenzialità: e chissà quante ne verranno nel prossimo futuro.

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