Categoria e classe catastale: come vengono attribuite

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Per stabilire il valore di un immobile in termini di rendita catastale esistono due differenti classificazioni che assumono il nome di categorie e classi catastali.
Prima di comprendere in che modo tali indici vengono attribuite ad un immobile, cerchiamo di comprendere cosa indicano e quali sono le loro caratteristiche.
Le categorie hanno l’obiettivo di indicare la principale destinazione d’uso di un immobile, distinguendo ad esempio tra abitazioni, laboratori, magazzini o negozi.
Le classi evidenziano ulteriori caratteristiche di un immobile ai fini catastali, tenendo conto di parametri come la grandezza e la disposizione dei vani di cui si compone.
Partiamo dal presupposto che esistono cinque differenti categorie (A, B, C, D, E) che suddividono gli immobili in base al loro indirizzo d’uso.

Passando al tema principale dell’articolo, iniziamo a comprendere come una specifica categoria venga attribuita ad un immobile.
Ad essere prese in considerazione sono le cosiddette caratteristiche intrinseche dell’immobile.
Ma cosa s’intende per caratteristiche intrinseche? Rientrano in questa categoria, ad esempio, le dimensioni dei vani di cui si compone l’immobile o ancora il livello di manutenzione a cui l’immobile è sottoposto.
Vengono poi prese in esame le caratteristiche estrinseche come, ad esempio, la presenza o meno di collegamenti stradali nei pressi dell’immobile, l’anno di costruzione oppure la richiesta di mercato di immobili simili in termini di affitti.
Per l’assegnazione della categoria si prende in esame sono la destinazione abituale dell’immobile, non tenendo conto di eventuali destinazioni momentanee e di breve durata.
L’attribuzione della categoria deve avvenire in concomitanza con la costruzione dell’immobile, denunciandolo all’ufficio comunale preposto che provvederà ad assegnare una categoria all’immobile in base alla sua destinazione d’uso (abitazione, negozio, ecc)

Per quanto riguarda l’attribuzione delle classi, invece, si terrà conto prima di tutto delle caratteristiche estrinseche dell’immobile per poi passare a quelle intrinseche e delineare correttamente la rendita catastale della struttura.
Al pari di quanto avviene per la categoria, anche le classi catastali vanno attribuite contestualmente alla costruzione dell’immobile, attraverso apposita denuncia al comune in cui è ubicato l’immobile stesso.
Le classi possono dunque essere definite come delle vere e proprie sotto categorie che specificano la categoria di un immobile. Un immobile classificate con A2 sarà, ad esempio, un abitazione di tipo civile e si differenzierà dalle altre classi per le sue caratteristiche estrinseche.

L’attribuzione di categorie e classi catastali è fondamentale al fine di definire i valori catastali di un immobile, stabilendo così l’entità delle tasse da versare all’erario.
L’attribuzione di categorie e classi è obbligatoria sia per nuove costruzioni che in seguito a significative modiche strutturali che alterano la destinazione d’uso originaria delll’immobile.

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