Scegliere lo stile per il proprio giardino è un impegno. Un giardino non si cambia dall’oggi al domani, e se ci si pente della scelta fatta si dovrà attendere il momento più propizio per sistemare le cose: le piante hanno i loro tempi e non possono essere piantate o trapiantate secondo i nostri umori. La scelta di un giardino Zen, per esempio, è una scelta che va ponderata molto bene perché si tratta di una tipologia di giardino molto particolare e che, se non ben valutata, può non accontentare le aspettative.
Giardino Zen, una filosofia, non mera estetica
L’errore che diverse persone commettono, è quello di decidere di realizzare un giardino Zen perché è bello, perché piace, perché di tendenza. Certamente questo è comunque un criterio di valutazione valido, se una cosa non piace perché averla davanti agli occhi! Tuttavia, nella scelta della tipologia di questo giardino, si dovrebbe tenere in considerazione anche il fatto che c’è tutta una filosofia dietro, e forse conoscerla non sarebbe una cattiva idea.
Lo scopo principale del giardino Zen è quello di trasmettere armonia, serenità. Aiuta la concentrazione e a focalizzare bene i propri pensieri in modo armonico. Nasce in oriente, dove del resto nascono tutte queste filosofie, ma è arrivato in occidente, e qui si è diffuso, proprio per la sua particolare bellezza estetica. Emblema del minimalismo, il giardino Zen è essenziale, ecco perché deve essere una scelta ben ragionata. Ogni elemento all’interno del giardino, incluso il prato, ha un suo significato e un suo preciso scopo.
Elementi principali di questo giardino
Iniziamo dalle piante. Se si vuole seguire la filosofia Zen, queste dovrebbero essere scelte in base alla regione in cui si vive, quindi un altro errore che si fa è quello di realizzare un giardino Zen con elementi orientali, meglio andare sulle piante tipiche del posto e sistemarle secondo i canoni del giardino Zen. Tuttavia, se proprio si vuole avere una nota orientale, ci si può procurare dell’acero rosso, di origine appunto giapponese, e l’immancabile bambù. Il massimo sarebbe avere dei sakura, ma il discorso qui si complica soprattutto a seconda del clima in cui si vive.
Altri elementi del giardino Zen
Fanno parte del giardino Zen diversi altri elementi quali sabbia, pietre, percorsi in ciottoli e piccoli specchi d’acqua. L’importante è che tutto sia sistemato in modo armonico, eventualmente si può chiedere la consulenza e l’aiuto di esperti nell’allestimento giardini privati, in modo da non fare errori sprecando risorse o rovinando delle piante delicate. Non dimenticate un rastrello per lasciare solchi sulla sabbia, non solo è rilassante ma ha un effetto visivo di grande impatto.
Be the first to comment on "Giardino Zen, come si fa e cosa occorre"