Chi ha un giardino sa perfettamente quanto la sua cura sia onerosa. Bisogna annaffiare, tagliare l’erba, curare le piante malate, sistemare l’erba del prato quando si rovina, non solo, fare trapianti, interrare nuove piantine, sistemare eventuale veranda, piscina, zona relax. Insomma, con un giardino non ci si annoia mai e diventa per molti un passatempo irrinunciabile, per altri un’incombenza da delegare a terzi. Quello a cui però non si pensa è a curarne la vivibilità, ovvero, a fare si che gli insetti infestanti non impediscano ai proprietari di fruire dello spazio verde, perché la cura del giardino è anche disinfestazione.
Cura del giardino, la storia di Sara
Per capire bene cosa significhi vivibilità del giardino, raccontiamo la storia di Sara e della sua famiglia che si è trasferita nella periferia di Roma nel 2012. La famiglia aveva acquistato una casetta con giardino a Roma Nord. Una zona bellissima, ricca di verde, lontano dal caos del centro della città, dal traffico e dai rumori. Sembrava un idillio per la coppia e per il loro bambino di pochi mesi.
Il giardino non era che un fazzoletto di terra, ma ben curato, con un bel manto erboso, un albero di limoni e diverse piante. Sotto la piccola veranda un tavolo dove fare colazione nelle belle giornate o un angolo barbecue per serate con gli amici. In fondo, vicino alla recinzione, un filo per stendere il bucato e tanta aria fresca. Insomma, la coppia era felice e già immaginava quando il bimbo sarebbe stato più grande tanti giochi all’aria aperta.
La sorpresa amara
Dopo un paio di giorni però la brutta sorpresa. Non appena la coppia si mise a sistemare il giardino, si accorse che qualcosa non andava. Sara rientrava a casa piena di pomfi pruriginosi, fino a che tutto non fu chiaro: la zanzara tigre aveva infestato quel piccolo angolo di paradiso. Iniziarono così a cercare di debellarle, ma le zanzare tigre erano troppe. Si soffermavano, formando una nuvoletta, proprio dietro ai vetri, attorno alle 4 del pomeriggio e al mattino presto, ma non disdegnavano di cercare un ingresso per l’interno della casa a qualsiasi ora del giorno.
Presto anche il bambino fu pieno di pomfi. Sara stava diventando fobica, non usciva più nemmeno a stendere i panni, e l’idea della colazione della domenica era mestamente svanita. La casa, tanto amata, stava diventando il set di un incubo. Ovviamente la ragazza non poteva utilizzare nemmeno repellenti che non fossero naturali, dato che ancora stava allattando il bambino, e men che meno poteva utilizzarli sul piccolo.
Come hanno fatto a debellare l’infestazione
Ormai avevano tentato di tutto, dagli spray repellenti alle torce alla citronella, al fornelletto, ma niente sembrava funzionare, le zanzare erano sempre li. Dopo tutti i tentativi fai da te falliti si rivolsero a una ditta di disinfestazioni a Roma. In seguito un accurato monitoraggio, i professionisti, agirono non solo sugli insetti adulti, ma anche sulle uova e sulle larve. La coppia, infatti, non aveva fatto caso alla presenza di alcuni sottovasi in cui si formava una piccola quantità d’acqua (tanto ne basta alla zanzara tigre) quando era in azione l’impianto di irrigazione del prato. Dopo pochi giorni il problema fu risolto.
Il giardino non è solo uno spazio verde, va curato sotto tutti gli aspetti, come in questo caso.
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