Casa e lampadario: come scegliere i migliori

Nel momento in cui si stanno facendo tutti i dovuti passi perla scelta dell’arredamento, badare al settore luce della propria casa è una cosa importante oltre che essere delicata da non trascurare. Perciò la scelta del lampadario deve essere fatta in modo molto accurato in ogni stanza dal momento che si rischia di ottenere un mix di stanze illuminate male, e così nei lunghi mesi invernali la visibilità più bassa può essere un vero e proprio problema.

Lampadario: grandezza e colori

Nella scelta di un lampadario bisogna partire da un elemento fondamentale: la grandezza. E infatti la misura deve essere rapportata all’ampiezza della camera che si intende illuminare. E’ chiaro che una stanza grande necessita di un lampadario che abbia un’equa proporzione rispetto all’ampia superficie, mentre nelle stanze più ridotte come cucine, bagni, disimpegni e ripostigli andrà meglio una scelta di apparecchi di illuminazione di dimensioni più piccole.

Sommariamente si può affermare che per una stanza di circa 30 mq c’è bisogno di scegliere un lampadario di circa 50/60 cm di diametro, invece per un ambiente di 15 mq la dimensione perfetta va sotto i 40 cm.

Un altro elemento importante che influenza la scelta di un lampadario è dato dai colori dell’ambiente: è bene ricordare che più i colori sono scuri e più si avrà l’assorbimento di luce. Questo di sicuro tende ad influenzare la scelta del lampadario, che dovrà avere una potenza commisurata alle proprie esigenze. Esempi di questo tipo si applicano nelle stanze che hanno un parquet in noce o di pavimenti in gres porcellanato antracite, ma pure in ambienti che usano un arredamento molto scuro come ad esempio i mobili in wengé.

Ogni stanza il suo lampadario

Occorre poi stabilire quanti punti luce occorrono in base alla stanza, tenendo a mente che per ognuno di essi c’è bisogno di una lampadina di almeno 100W o 150W, meglio se a risparmio energetico:

– ingresso: la luce all’ingresso dell’appartamento è importante, per dare quell’atmosfera di calore e di accoglienza

– soggiorno: in soggiorno c’è bisogno di più punti luce, ma almeno due vanno messi sulla zona lettura/relax (quindi in corrispondenza del divano) e intorno la televisione

– cucina: in cucina occorre la massima visibilità dunque è meglio aggiungere al bel lampadario principale una luce in prossimità dei fornelli e una serie di punti luce al di sotto delle mensole o sotto i mobili

– bagno: in bagno occorrono almeno due punti luce, uno in corrispondenza dello specchio, e l’altro nei paraggi della vasca/doccia

– camere: in tutte le stanze serve di certo un punto luce centrale, ma non si deve mai dimenticare dei punti luce più piccoli e soffusi per l’illuminazione notturna

Una volta deciso ciò, si può scegliere la tipologia di lampadario: esistono di fatto vari modelli come lampadari a sospensione, o i modelli di lampadario vintage, o ancora le appliques. Infine, in caso di lampadari a sospensione, si deve sapere che se i soffitti sono più alti di tre metri per un’illuminazione perfetta il lampadario deve essere appeso ad una distanza di almeno 80 cm, e la superficie delle stanze deve avere un valore uguale o inferiore a 20mq, infatti in caso l’ambiente sia più grande occorrono più punti luce.

Be the first to comment on "Casa e lampadario: come scegliere i migliori"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*