Ristrutturare il bagno è una decisione che non va presa certo con superficialità, in quanto comporta una spesa importante, che tende a crescere man mano che alziamo l’asticella della qualità del materiale e degli accessori che scegliamo.
La prima fase della ristrutturazione del bagno
La fase preliminare di una ristrutturazione consiste nel progetto, nel decidere che tipo di cambiamenti vanno fatti, se è necessario o meno eliminare anche il massetto per rifare l’impianto idraulico e cambiare, quindi, anche la sistemazione dei vari sanitari, come solitamente capita. Si può decidere di adottare più soluzioni, come creare delle zone interne di separazione, grazie a materiali specifici come il cartongesso bagno, o anche sperimentare nuove tecniche innovative legate alla domotica. La cosa importante è sapere bene cosa si vuole e stendere un progetto professionale, avvalendoci dei professionisti adatti.
La seconda fase: demolizione e posizionamento
Questa è sicuramente la fase più rumorosa, dove si procede alla demolizione di tutti i rivestimenti, dei sanitari, del pavimento e del massetto. Successivamente il muratore con la supervisione dell’idraulico, ma anche dell’elettricista, farà le traccie a muro e a terra, dove passeranno sia le tubature, sia l’impianto elettrico. Durante questi lavori vengono prodotti una quantità enorme di calcinacci e materiale da risulta, che vanno smaltiti nelle discariche autorizzate.
Si passa ora al posizionamento delle tubature, un’operazione che va fatta con una certa accuratezza. Un piccolo errore, infatti, potrebbe significare una perdita d’acqua, anche minima, ma che porterebbe nuovamente a rompere la parte di pavimento o di muro da cui scaturisce la perdita.
Terza fase: il massetto e posa rivestimenti
In questa fase verrà rifatto il massetto e vengono chiuse le tracce a muro. Questa non è sicuramente una fase molto impegnativa, ma è certamente importante, in quanto il massetto deve avere la giusta incrinatura e ben livellato. Una volta che il massetto è calpestabile, si passa alla posa del pavimento e dei rivestimenti. Non ci sono delle regole precise sulle altezze. Tempo fa si ricopriva tutta l’altezza del muro, fino al solaio, mentre oggi si arriva a circa 1,30 cm, ma si lasciano anche delle pareti totalmente libere e si rivestono solo quelle adiacenti al lavandino e alla vasca o doccia. Tutto sta al gusto personale e al tipo di progetto che si è fatto a inizio lavori.
Ultima fase: i sanitari
Fintamente siamo arrivati alla fine dei lavori. Vengono montati i sanitari che si sono scelti, l’eventuale vasca o box doccia, la rubinetteria, come anche i vari accessori e mobiletti. Il bagno prende la forma desiderata e si può passare al collaudo, per verificare che affettivamente l’impianto funzioni a dovere e che tutto sia sistemato come dovrebbe. Non resta che goderci il nostro nuovo bagno.
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