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Arredamento d’interni: quando l’antico incontra il moderno
In arredamento e nel design d’interni, uno degli aspetti che tiene maggiormente occupati arredatrici e designer d’interni è la possibilità di abbinare mobili antichi e mobili moderni all’interno del medesimo ambiente. Una pratica difficoltosa, certo, ma non del tutto impossibile. Ma quali sono le maggiori difficoltà nel tentare un abbinamento esteticamente valido e coerente? E in che modo è possibile raggiungere un abbinamento di successo? Innanzitutto, la più grande difficoltà è data dal fatto che i mobili disegnati per una certa epoca e in un certo stile apparterranno sempre e solo a quella determinata epoca. Diverso il discorso per gli ambienti arredati secondo lo stile vintage per gli arredi in stile shabby chic, ossia tutti quegli elementi realizzati in epoca relativamente moderna ma caratterizzati da un aspetto volutamente invecchiato. A questo punto vediamo alcuni esempi vincenti di abbinamenti validi tra mobili antichi e mobili moderni.
L’alternanza di stile
Il primo esempio di abbinamento tra mobili antichi e moderni è un ambiente in cui sia presente un’alternanza tra i due stili. Si prenda il caso di un soggiorno: un’area living all’interno della quale siano collocati una decina di mobili e soprammobili realizzati in stile moderno e un solo mobile antico non potrà funzionare dal punto di vista visivo. Al contrario, per evitare di creare un contrasto eccessivamente forte e inusuale è fondamentale puntare sulla varietà stilistica. L’ideale sarebbe quello di pareggiare il numero tra mobili antichi e moderni, o comunque di quantificare al meglio gli abbinamenti.
L’ipotesi del contrasto
Il contrasto andrebbe sempre evitato, certo, ma bisogna fare alcune precisazioni. Il contrasto tra arredi appartenenti a stili diversi è sempre sconsigliato qualora gli elementi presi in considerazione non avessero nulla a che vedere dal punto di vista estetico. Si prenda come esempio un cassettone antico realizzato in legno verniciato di bianco: per quanto il mobile sia datato, nulla vieta all’arredatore di accostare l’elemento in questione ad un cassettone o un comodino moderno, disegnato seguendo l’estetica minimalista tanto in voga. Cosa deve avere in comune un mobile moderno con uno più antico? Ovviamente, il colore delle superfici e delle finiture. Un cassettone antico è facilmente accostabile ad una versione minimalista, a patto che quest’ultimo presenti una tonalità analoga (in questo caso il bianco) a quella del mobile meno recente. Anche le finiture giocano un ruolo importante: le finiture in ottone degli arredi più antichi ben si sposano con le varianti moderne in argento, bronzo o laccate.
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