Volti, forme e idee: arredare con le sculture

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Libero sfogo alla creatività…

Basta veramente poco per creare artigianalmente una scultura. Esempio: passeggio nel bosco e incontro un tronco dalla forma unica. Lo raccolgo. Lo porto a casa. Lo lavoro un po’, passo della carta a grana finissima, lucido, e tratto la superficie. Ed ecco la mia scultura, perché no?, magari la valorizzo anche con dei faretti led che ne rompono le linee di luce e ombra.
Una cosa però, potrò essere eclettico al massimo grado, ma il concetto di armonia non va mai infranto. Posso avere il più banale degli appartamenti, con il più banale degli arredamenti, ed ecco che quel tronco di legno è come una nota steccata durante una bellissima canzone. Se il mio luogo è banale, ebbene ci deve essere armonia anche nella banalità.

… Con un progetto preciso

Nell’arredare il proprio spazio vitale occorre quindi innanzitutto stabilire uno stile, e seguirlo il più possibile anche nella scelta di elementi esclusivamente volti alla ricerca della bellezza. Senza funzione. Come le sculture, appunto. Se ad esempio la mia personalità è attaccata alle radici, alla terra, agli oggetti artigianali, il mio habitat ideale è un ambiente rustico, che può essere composto di oggetti di recupero, ma senza esagerare. Nella scelta delle sculture, rifuggo l’astrattismo contemporaneo per ricercare materiali come legno, pietra, cartone, vetro e forme semplici ed efficaci. Ciò non vuol dire necessariamente “arte povera”, esistono infatti sculture di artisti famosi improntate proprio ai canoni rustici.
Se invece la mia personalità guarda avanti, al mondo moderno delle geometrie elaborate ma pulite, astratte ma colme di senso, dai colori freddi ma molto eleganti, il mio stile è il minimal. Che può essere anche ibridato con toni di stile “industriale”. Essendo, come indica il suo nome, minimale, per questo stile mi rivolgo a sculture di design, funzionali o semplicemente decorative, tendenti anche all’astratto e senza esagerare in grandezza e quantità. Il tocco di classe che fonde eleganza e cultura, che lascia un impronta forte ai miei ospiti, è senza dubbio l’impeccabilità delle sculture della scuola futurista italiana e di quella astratta europea del Novecento. Basta una semplice occhiata su internet per scovare dei veri e propri tesori d’autore battuti all’asta a prezzi accessibili: troviamo opere artistiche con forme perfette per lo stile di domani, e, con un po’ di fantasia, anche per il rustico, o per l’industriale.

Oltre il souvenir

Il concetto che sta dietro la creazione di tali oggetti conferisce caratteristiche che vanno oltre la produzione in serie degli “oggetti scultorei” che abbiamo sulla mensola nascosta o sull’ultimo cassetto del mobile di sala. Scoprirne i significati è un viaggio di idee tutto da vivere, e, soprattutto, da raccontare.

guscio

Giò Pomodoro (Orciano Di Pesaro 1930 – Milano 2002). Guscio n°1 – acciaio e polipropilene, es. AGR026, cm 16. Firma incisa su di un lato Ed. Alessi d’Apres, con scatola originale in cartone nero

 

forma sillogistica

Simon Benetton
Treviso 1933
Forma sillogistica, 1984
acciaio, cm 22,5 x 26 x 23,5
Firmato lungo un lato: Simon Benetton, ’84

 

 

 

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