La manutenzione della stufa a pellet: costi e obblighi

Gli obblighi da rispettare per legge nella manutenzione della stufa a pellet

Le stufe a pellet sono un prodotto che sta avendo molto successo negli ultimi anni, in quanto utilizzano un combustibile che costa poco, non inquina eccessivamente l’ambiente e garantisce ottime prestazioni. Naturalmente gli impianti per il riscaldamento delle stanze e degli edifici hanno bisogno di una serie di attenzioni particolari e le stufe a pellet non fanno certo eccezione.

La buona notizia per i consumatori è che la maggior parte degli interventi di pulizia può essere effettuate autonomamente, attraverso kit di pulizia delle stufe a pellet non particolarmente costosi. Accanto a questi trattamenti c’è poi la revisione obbligatoria annuale, che prevede una manutenzione straordinaria effettuata da un tecnico per stufe a pellet.

Dal 15 ottobre del 2014 le revisioni annuali vanno inserite nel Libretto di impianto della stufa a pellet, in cui vanno riportate le caratteristiche dell’articolo, le modifiche e gli interventi effettuati sull’impianto. Naturalmente per eventuali problemi eccezionali legati a malfunzionamenti saranno poi necessarie spese aggiuntive.

La revisione obbligatoria annuale della stufa a pellet

All’interno degli interventi per la manutenzione della stufa a pellet la revisione obbligatoria annuale è certamente la spesa principale nella cura della propria stufa. Come dice il nome, questa particolare pulizia non può essere fatta da chiunque, perché è estremamente approfondita e va affidata a uno specialista. Ogni tecnico di stufe a pellet può offrire servizi diversi e di conseguenza anche i costi della manutenzione possono variare.

Una pulizia completa prevede la pulizia della canna fumaria, la verifica della tenuta delle guarnizioni, il controllo dell’emissione dei fumi e dei componenti elettromeccanici, l’asportazione dei residui in tutte le parti più interne della stufa. Mediamente il prezzo della manutenzione annuale si aggira intorno agli 80 euro per gli interventi di base, mentre un controllo più approfondito con la manutenzione della canna fumaria può arrivare ai 150 o ai 200 euro. Per avere informazioni più dettagliate sui costi dei vari servizi è possibile contattare i centri di assistenza per stufe a pellet o direttamente alcuni tecnici e richiedere loro dei preventivi.

Come pulire autonomamente le stufe a pellet

Per quanto riguarda gli interventi di pulizia per la manutenzione della stufa a pellet il controllo del focolare va fatto circa ogni due o tre giorni, anche se la cadenza dipende dall’utilizzo della stufa. Ad ogni modo, tutte le pulizie vanno effettuate quando il dispositivo è spento e ormai freddo.

Mantenere pulito il focolare e il braciere garantisce il giusto afflusso di aria nella camera di combustione, migliorando la resa del pellet ed evitando la produzione di sostanze nocive. Il lavaggio del vetro della stufa va fatto meno frequentemente e dovrebbe risultare molto veloce, basta rimuovere la cenere depositata con uno spray neutro e una superficie non abrasiva.

Se si dispone di un bidone aspiratutto o di un’aspirapolvere bisognerebbe cercare di pulire anche la canna fumaria, perché una canna fumaria molto sporca aumenta la probabilità di incendi. Gli strumenti necessari alla manutenzione ordinaria della stufa a pellet non sono molto costosi e nei negozi specializzati è possibile trovare kit di pulizia a prezzi contenuti.

Le stufe a pellet senza canna fumaria

In commercio esistono anche le stufe a pellet senza canna fumaria, che sono mediamente più costose delle stufe classiche ma risultano un buon investimento, dal momento che in breve tempo è possibile recuperare i fondi impiegati per acquistare il dispositivo. Non avendo una canna fumaria, infatti, queste stufe richiedono una minore manutenzione e i controlli annuali costano meno.

Queste particolari stufe sono molto più comode, in quanto possono essere spostate senza troppa fatica e risultano anche esteticamente più belle da vedere. Dal punto di vista del rendimento e dei consumi, inoltre, le stufe a pellet senza canna fumaria riducono al minimo sia le emissioni inquinanti che i consumi energetici. Per chi abita in condomini o palazzi questi apparecchi costituiscono una valida fonte di riscaldamento ecologico con un’installazione rapida e priva di opere edilizie.

Le multe per chi non esegue la manutenzione della stufa a pellet

Il DPR 74/13 spiega nel dettaglio tutti gli obblighi relativi alla manutenzione delle stufe a pellet e quantifica l’ammontare delle sanzioni in caso di irregolarità. Il primo dovere del proprietario o del responsabile di un impianto è assicurarsi che quest’ultimo rispetti tutti i requisiti, certificati in un libretto debitamente compilato. La mancanza del libretto può portare a multe dai 500 ai 3000 euro. Le autorità competenti hanno a disposizione diversi mezzi per sapere quanti impianti si trovano in una determinata zona ed effettuare controlli a distanza.

Molte regioni si stanno attivando per creare un catasto elettronico delle stufe a pellet, in modo da monitorare non solo la regolarità degli impianti, ma persino la costanza della pulizia e degli interventi di controllo. Di conseguenza è sbagliato pensare che i controlli delle autorità sulle stufe a pellet siano sporadici o inesistenti. Se per coloro che trascurano la sicurezza del proprio impianto ci sono multe particolarmente salate, anche gli installatori che non rilasciano l’apposita documentazione al momento della vendita o del controllo rischiano multe tra i 1000 e i 6000 euro.

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